Era la gara più difficile da vincere. Nessuno avrebbe fatto sconti o raccontato storie farlocche per trionfare con l’astuzia. Anche dire una bugia, a fin di bene, sarebbe stato possibile per poter ipotizzare lo scontro che ne sarebbe derivato! La vita, quella che noi ci siamo dimenticati di avere avuto , cancellata nei meandri di un tempo che non c’è più e di quello che non c’è ancora, è ormai una ipotesi di divieti. Senza ne arte e ne parte, abbiamo approcciato a questa pandemia come l’apoteosi dell’umano sentire pregno di sconfitta. Abbiamo cercato di eludere le norme naturali, ci siamo inventati dei complotti troppo grandi per degli esseri piccoli come noi e quindi mai reali e realizzabili, siamo riusciti a credere a delle incredibili fandonie. Sarà il Natale più atipico della storia moderna, oppure sarà “tipico” di una evoluzione chiaramente inciampata nei meandri della socialità asociale dei social e del suoi derivati! Non sarò mai un influencer...