Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Assembramenti folli e irresponsabili per celebrare Maradona

  Napoli  è una   città meravigliosa , incline alle contraddizioni come tutte le città più belle del sud. Una scoperta straordinaria quando ci metti piede per la prima volta, una conferma di bellezza ogni volta che ci ritorni. Sono innamorato  di Napoli:  Partenope  ( la sua dea protettrice ) aveva ben scelto il luogo migliore per dedicarle l'attenzione: era una sirena e decise, secondo la leggenda, di morire dove sorge oggi  Castel dell'Ovo . A Piazza del Plebiscito, in via Chiaia e sul lungomare Caracciolo  ho passato meravigliose serate estive e qualche, raro, pomeriggio piovoso d'Inverno.   Ancor oggi, quando scendo alla stazione Garibaldi, superato il mare infinito di taxi (abusivi e non) che fanno da tappeto alla sua porta di ingresso nella città, vado dal mio amico  Marignano  in via Castromediano a prendermi una mozzarella di bufala e a parlare con il proprietario di momenti intimi che riguardano le nostre famiglie. E' un luogo straordinario Napoli , è la person

Quella sera di Italia90 in cui Diego divise Napoli dal resto del paese

  Messina ,   3 Luglio 1990 ,  è la sera della semifinale di Napoli tra l’Italia di Totò Schillaci e l’Argentina di Diego Maradona.  Sono passati poco più di  30 anni da quella calda sera d’Estate, delle Notti Magiche  che quella notte diventarono tragiche. Casa mia era un posto particolare, un ambiente unico dove si respirava in tempi non sospetti un aria da cittadino del mondo! Io italo siciliano, 17 anni, pieno di energia e diventato da qualche anno un incredibile appassionato di calcio .  Mio padr e, ex calciatore di grandissimo livello dal quale nulla ereditai se non l’ironia ma di certo non l’arte pallonara,  era argentino ma come me tifava anche e soprattutto per il Messina! Mia madre, scozzese di origine  che a Milano aveva conosciuto quel folle di mio papà e che  quando ci fu la  guerra  delle  Falkland  e  Malvine  la portò nella casa di San Licandro dove vivevamo.  L’amore trionfò e fu pace oltre quel folle conflitto di cui ora sembra quasi perdersi la memoria. E c’era ancor

Come si fa a pensare a Europei e Olimpiadi se siamo in emergenza?

  La fretta è stata cattiva consigliera , mentre alla frutta è quello che sembriamo essere diventati ora! No, non è un surreale racconto di pure disinteresse, ma quello che noi viviamo al momento è figlio di una famiglia senza padri: senza eguali. Si riempiono mail di lettere,  abbiamo dimenticato la vita di prima , il presente non ci piace, il futuro potremmo sicuramente costruirlo: lo sport si sta per arrendere alla sconfitta economica figlia di un tempo imprevedibile. Si pensa davvero che ci saranno Europei e Olimpiadi normali nel 2021 : e chi lo fa è decisamente uno stolto, convinto come tutti coloro che lo sono, che  a “Marzo ne usciremo” . Sono arrabbiato? Si, presumo.  Anzi non lo presumo: lo sono! Ma non per questo devo e dobbiamo perdere il controllo, anche se di fatto lo abbiamo perso. Mi sono dimenticato della normalità , mentre altri si sono ricordati di essa e hanno fatto finta che tutto fosse normale davvero: mai errore fu più grave di questo! Ne  stiamo pagando un prezzo

Atalanta-Valencia è stata davvero un detonatore del contagio SarsCov2

  “ Riapriamo gli stadi, è giusto che la gente torni a sostenere la sua squadra del cuore “: pressappoco erano queste   le parole di Matteo Salvini a metà Settembre   quando era ripartito il campionato di serie A.   Lo stesso che aveva e si era lamentato della chiusura delle discoteche in Agosto  ( focolaio covid per eccellenza da cui è ripartito il contagio in Italia ). Per fortuna   Spadafora , ministro dello Sport,   non ha soddisfatto le richieste   del leader leghista e dopo una parziale apertura a mille spettatori per gara di campionato   (assurda anch’essa con tutte le persone ammassate a urlare per la loro compagine ), adesso   la serie A   ( e tutte le leghe inferiori )   si gioca rigorosamente a porte chiuse! La trasmissione Report  ( nella puntata di lunedì 9 Novembre )  è tornata al 19 Febbraio 2020, giorno di Atalanta-Valencia di Champions League  giocata a San Siro e valida per gli storici  ottavi di finale della competizione  mai raggiunti prima dagli orobici.  Da la , e

Non ne usciremo migliori, ma speriamo di uscirne presto lo stesso!

  È da una vita che denuncio i brogli della vita!  Come diceva   Bontempelli , l’uomo è un “ animale sostanzialmente ingrato. “ Anche  lo sport si è ormai arreso al Covid , ormai non si legge più la formazione e ci si chiede: “ Oggi chi è positivo e non può giocare? “ La Lazio addirittura ha preso un laboratorio ad Avellino per coprire le positività   (almeno sembra emergere adesso questo da indagini UEFA e FIGC)  di alcuni suoi giocatori: malati in Europa e sani in campionato. Perché  vogliamo essere sempre i più furbi di tutti.  Siamo italiani, e pensiamo di eludere i vari DPCM e protocolli vari, ma sembra che non riusciamo a fregare questo virus. Ormai  l’Italia è divisa in tre zone, un lockdown mascherato e poco rispettato . Posso correre fuori, passeggiare a due passi da casa, essere e dire ciò che voglio: basta che esista l’autocertificazione. Il nostro paese più che zona colorata  è arrivato in piena zona retrocessione. La crisi che ha colpito tutto i settori, ha costretto anche