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Ogni giorno è una battaglia!
Combattere contro fake news, racconti dell'orrore, gestioni assurde di pazienti è diventato il vero obiettivo!
Ed è stancante, demotivante a volte, ricco di emozioni negative: la voglia di mollare tutto e andarsene.

Ma questo mondo è andato avanti perché qualcuno, come me, non ci è cascato!
Ed ha denunciato, spiegando, coloro i quali volevano arricchirsi o semplicemente erano del tutto inadeguati e incompetenti per svolgere qualsiasi ruolo.
Io in particolare, vittima (per fortuna) sopravvissuta alla Covid, fui attaccato da un gruppo di #novax del movimento ViVi che mi accusarono di essere un "collaborazionista" della #dittaturasanitaria. Affermarono, costoro, che la "cura esisteva" e ce la tenevano nascosta. Ed esisteva un gruppo di Terapiedomiciliari che aveva la ricetta miracolosa: l'unica al mondo e solo in Italia. Pensate voi.

Da quella mail bombing (quel giorno ho ricevuto un migliaio di messaggi sempre uguali) mi sono posto l'obiettivo di rispolverare il mio talento di giornalista investigativo (messo da parte per seguire lo sport e le mie passioni negli anni, leggero ma ugualmente impegnativo) e mi sono posto (gratuitamente) a servizio della comunità per capire, prima di scoperchiare, le truffe.

Ed è iniziata la mia personale guerra contro le "sedicenti" terapie domiciliari covid che proliferavano sul web.

Sono partito con pochi concetti, senza preclusioni, e con l'esperienza personale maturata con la Sars Cov 2, avevo un'arma fondamentale: sapevo come stavano esattamente le cose!

Ho visto l'impegno dei medici, e del mio medico curante (Valerio Marsala, che continuerò a ringraziare per tutta la vita che mi resta) che mi ha seguito, e salvato, somministrandomi il cortisone esattamente al momento giusto della malattia. La polmonite è regredita e io sono qui a raccontarlo!

Ha semplicemente seguito i protocolli, pubblici, del Servizio Sanitario Nazionale.

E come lui hanno fatto tantissimi medici, che invece adesso sono considerati complici del "sistema" che vuole imporre il "vaccino" di #BigPharma...
Come se le altre medicine che prendiamo ogni giorno le producesse la Disney...

Questi gruppi Facebook, che campano di illusioni e sono oggettivamente anti vaccino, non solo non seguono questi protocolli, ma anzi vanno contro ogni evidenza scientifica. Usano antiparassitari per motivi misteriosi, vermifughi che forse nemmeno al nostro cane daremmo. E non solo quelli!

Era giusto combatterli e in questi mesi, con colleghi molto più illustri di me come David Puente, Salvo Di Grazia, Aureliano Stingi (ognuno a modo suo un fuoriclasse), li abbiamo depotenziati.

Il dorato mondo degli arruffoni, pronti a puppare denaro tramite donazioni (volontarie, ma falsamente indotte), non è stato in grado di reggere alle fesserie raccontate. Le procure si sono mosse, chi ha subito danni da queste folli terapie di un sistema medico alternativo, come le fissazioni di un mondo distopico tipico dei #Novax, ha cominciato a parlare.

Numeri a pagamento (come il 999 di Ippocrate), ricette in nero (a pagamento, come quelle del dentista Stramezzi, uno dei personaggi più inquietanti di questo narcisistico mondo fiabesco di finti medici cialtroni), nessuno studio pubblicato e la nascita di un comitato medico, unico al mondo (UCDL sempre di Grimaldi), senza un medico e senza alcuna terapia somministrabile legalmente, hanno accesso la fantasia dei magistrati: e sono partite le prime indagini e denunce. E la stizza degli utenti che hanno scoperto il giochino e si sono sentiti traditi.


Ad oggi non si sa come e che fine abbiano fatto le donazioni (milionarie, va detto) di gonzi convinti dell'esistenza di cure miracolose, inesistenti nel mondo reale.

Questo lungo preambolo, che è alla base di questo lavoro che presto sarà pubblicato (incredibilmente) in una nota rivista (senza alcun compenso) per spiegare quello che ancora succede. Che è necessario assolutamente non mollare la presa.

Questi medici, spesso sospesi o radiati dall'ordine, possono causare danni assurdi se spalleggiati da avvocati che, è vero, applicano la legge ma che moralmente hanno sulla coscienza morti e situazioni comunque gravi...

La notizia della signora che ha lasciato la terapia intensiva a Cesena convinta dal medico, no vax, sospeso dall'Ordine e in attesa di radiazione (ormai inevitabile) per essere curata in maniera sbagliata e a suo rischio e pericolo, ha lasciato tutti basiti.


Per questo Milani, il Covid è soprattutto una malattia mentale, una crisi d'ansia avanzata.


"Milani spiega che "al primo sintomo c'è la corsa a farsi il tampone ed entri in un loop psicologico, c'è un martellamento h 24 da 2 anni. In quei casi respiri male, ti fai prendere dal panico, ti viene prescritta la vigile attesa, ma in realtà serve qualcuno che ti tranquillizza, che ti dice 'ti vengo a visitare'". L'episodio cesenate è quello di una donna che è stata convinta, contrariamente al parere dei medici, a lasciare la terapia intensiva dell'ospedale Bufalini. Lo spiega lo stesso Milani in un'intervista online rilasciata all'avvocato Maurizio Giordano, nella rubrica 'L'avvocato risponde'. Una vicenda che risale ai primi giorni di novembre."
Tesi inaccettabile e scandalosa, che va contro il famoso effetto "nocebo" studiato dalla Università di Torino (in base al quale gli effetti avversi dal vaccino, lo dico in maniera semplice, si sono visti in persone ansiose e con preconcetti in maniera di fatto uguale tra chi aveva partecipato alla prima sperimentazione del vaccino e il famoso gruppo di controllo): quella tesi dai novax è stata ridicolizzata. Eppure si basa sullo stesso fattore: l'emotività. Con una piccola differenza, nel caso dell'effetto "nocebo", c'è un serio studio scientifico e dati incontrovertibili.

Ma torniamo al terribile personaggio

1. Il medico Fabio Milani è attualmente sospeso dall’ordine.
(Quindi in questo momento è passibile di denuncia per esercizio abusivo di professione medica)
2. Ciononostante dichiara in pubblico di curare la signora XXX.
(quindi ammette la sua colpa)

Da esperto in diritto, non è lecito fare diagnosi e/o terapia quando si è sospesi da OMCeO.
3. Indirizzo Dr. MILANI FABIO a Bologna (BO) Via Genunzio Bentini 24/. 40128 Bologna (BO). Se ho capito bene, il dottor Milani vive ed esercita a Bologna.

(dal suo profilo Fb vengono condivise queste assurde tesi e si difende Amici, il medico dei tamponi ai Kiwi)

4. La paziente era ricoverata a Cesena. Non viene specificata la sua residenza, ma possiamo ragionevolmente ipotizzare che viva in zona.
5. Siamo davvero ammirati per il senso del dovere manifestato dal dottor Milani.
6. Tutti i santi giorni, egli parte da Bologna, viaggia per più di un’ora, visita la sua paziente he dovrebbe vivere nel cesenate e torna a Bologna.
Come minimo, le dedica tre ore del suo tempo.


Mi resta un solo dubbio: se, Deus nos avertat, la paziente si aggravasse, potrebbe essere un po’ difficile per il dottor Milani raggiungerla in tempi brevi.
Certo, non posso escludere che questo medico, animato da nobilissimo spirito di sacrificio, si sia temporaneamente trasferito nella città di residenza della signora XXX.
Mirabile esempio di amore del prossimo!
7. I dottor Milani dichiara pubblicamente di avere prescritto IVERMECTINA. È suo diritto farlo? Non lo so.
Può essere spedita una ricetta se firmata da un medico sospeso ?
Non lo so.
È corretto prescrivere Ivermectina per trattare la Covid-19?
Non lo so.


E se la signora morisse?

Ci auguriamo di no.
Intanto vi elenco una serie di reati che sono stati commessi:
Il "dottor" Milani potrà, intanto, essere accusato di:

- Lesioni aggravate
- Esercizio abusivo della professione medica
- Circonvenzione di incapace


E in caso di morte del paziente, qualora si dimostrasse come è chiaro, il rapporto tra la paziente e questo personaggio, il reato imputabile sarebbe quello di omicidio colposo o preterintenzionale (dipende dai capi che verranno contestati).

Questo nonostante la "sospensiva" dell'avvocato Giordano che, di fatto, non solleva le responsabilità di chi si è spacciato per medico (anche se prima lo era in quel momento non poteva esercitare) creando un danno con una condotta contro ogni deontologia conosciuta.

Una brutta storia.
Ovviamente auguriamo alla sprovveduta e incauta paziente una pronta guarigione che se avverrà non sarà per l'intervento dell' "eroe" spogliato dal camice bianco, ma vestitosi da Santo Salvatore: semplicemente perchè il 95 per cento delle persone spontaneamente guarirebbe comunque...

Ma l'uso sconsiderato di medicine come vermifughi e antibiotici potrebbe comunque creare danni a lungo termine.

Ps. una domanda, prima di concludere, nasce spontanea: costui è riuscito (senza titoli) a visitarla in un reparto covid di un ospedale? O è pura millanteria?

Lo scopriremo presto, intanto gli atti sono stati trasferiti al magistrato. Una buona notizia, e speriamo che, una volta tanto, la giustizia faccia il suo corso...











Un ringraziamento alla mia ispiratrice e grande amica Annalisa Neviani, le sue considerazioni e consulenze scientifiche sono di grande aiuto e competenza.!


Alan Paul Panassiti

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