Prima del centralinista ci fu l'elettricista: la storia di DouDou Cissè, proprietario senza portafoglio dell'ACR MESSINA
Ci sono storie che non vorresti mai raccontare.
Ma devi farlo, è necessario!
Ed ogni volta che vai avanti nel racconto ti fanno stare male, soffri, vorresti fare qualcosa in più dello scriverle.
E' la storia dell'Acr Messina degli ultimi trent'anni, è la storia di una città immutabile in cui certi personaggi fanno giri immensi e poi ritornano: attori protagonisti ma anche tante comparse, con la presenza del jolly che permette di rovinare il mazzo deteriorato dalle troppe mani che lo hanno toccato.
Un racconto di amore tradito e rubato, di torte di compleanno in cui le candele sono spente anche se soffiamo, di una cecità selettiva consapevole ed inconsapevole.
Il racconto della città in cui sono nato ed in cui ho vissuto, un posto in cui la frase, che in più di una occasione ha citato uno dei miei più cari amici che vive (e vegeta) ancora la: "U presepi è beddu, su i pastureddi che non mannu" (il presepe è bello, sono i personaggi che lo popolano che non valgono niente).
Questa premessa era necessaria sin dall'incipit, era dolorosa ma andava fatta per creare la cornice del contesto.
Ne devo aggiungere un'altra: mi sto sostituendo al lavoro che avrebbero dovuto fare diversi soggetti (giornalisti, addetti ai lavori, avvocati, dirigenti ecc.) e che, non so se per incapacità o inazione volontaria, non hanno fatto.
E lo faccio, come faccio spesso altre cose che credo sia giusto fare, gratis: senza soldi, senza obiettivo. Solo un disperato atto di amore nei confronti della mia città bistrattata e della mia squadra del cuore.
Si, perché pur vivendo ormai a distanza di migliaia di chilometri da Messina, la prima cosa che faccio ogni volta che so che si gioca da qualche parte è guardare il risultato o, se sono in Italia, cerco di vederla in Tv.
Ok è stato un lungo preambolo (sono fatto così).
Ma andiamo ai fatti e parliamo del metodo.
Tutto quello che vi racconto non lo troverete googlando, se no sarebbe stato facile. Lo si può trovare, in alcuni casi, se sai dove cercare.
Ma in altri casi hai bisogno di fonti che ti portino prove, cose che tu possa verificare.
Di informazioni ne ho ricevute tantissime, ma ho dovuto selezionare e potrò raccontare solo quelle che ho potuto verificare con certezza. Conoscendo i personaggi della storia, bisogna premunirsi contro lettere minatorie di avvocati da strapazzo, essere inattaccabili è fondamentale.
E credo di avere recuperato dati incontrovertibili.
Premesso che ho fatto tutto da solo, non ho una redazione (l'avessi avuta, come accade nei giornali, già a Settembre questa gente non l'avremmo mai fatta entrare nella nostra città).
Ho aspettato che i ragazzi giocassero, e perdessero in maniera molto sfortunata con il Trapani al Franco Scoglio. E' stata la settimana più surreale della storia del Messina dopo il mancato pagamento dei contributi e la penalizzazione (che sarà di 4 punti) in arrivo per l'ACR.
Oltre a questo ho assistito al teatrino della politica complice che ha addirittura promosso una assurda raccolta fondi, con donazioni al conto (vuoto)del Messina , sapendo esattamente del pericolo che si correva per la chimera del pagamento (mai avvenuto) dei famigerati contributi.
Facendo, di fatto un regalo (oltre all'incasso della partita contro il Trapani) a questi magliari venuti dal nulla. Non li vedrete più quei soldi e non salveranno mai il Messina che è ormai morto. I soldi del minutaggio sono finiti e quindi neanche gli stipendi verranno più pagati, da Marzo arriveranno altre penalizzazioni. Retrocessione inevitabile (ed è un peccato gravissimo già per conto suo) e tifosi fregati, per il troppo amore.
In questo clima di attonito dolore sportivo, che ha colpito una città intera, abbiamo visto cose assurde.
L'ultima il ridicolo tentativo del sindaco nello studio notarile dove è riapparso il centralinista Alaimo che si è presentato con barba lunga da scappato di casa (a Messina, vista la sua fama di cattivo pagatore in ristoranti ed abitazioni, nessun barbiere gli farebbe credito) che ha farfugliato supercazzole di "compreans" (credo fossero compliance, ma siamo sempre nell'ambito della cazzata mondiale) di fronte alle telecamere parlando del suo boss che ogni giorno è in banca a far cosa non si sa.
A meno che non si parli di banche solidali per poveretti, a mense del povero per miliardari del monopoli.
Oggi vi racconto chi è DouDou Cissè. Ed è anche il giorno del suo compleanno...
Facciamo un veloce recap di quello che abbiamo saputo e che voi avete letto (qui il link della prima puntata https://alanpaulpanassiti.blogspot.com/2025/02/messina-il-calcio-e-una-favola-che-sara.html):
- Il 6 Settembre 2024 il centralinista Stefano Alaimo viene congratulato dalla sua azienda procacciatrice di donazioni (fundraising) perchè diventato (all'insaputa di tutti) presidente dell'ACR Messina
- Da Giugno del 2024 si parla di una cordata straniera che per un patto di riservatezza non si può nominare, ed è Sciotto a dircelo
- Gli accordi sono già stati presi solo che questa società per i motivi raccontati non può comparire, si tratta dell'Aad Invest che ha già un presidente prima della definizione della trattativa, caso unico al mondo, nominandolo a Settembre
- Intanto l'Aad Invest prende dal Lussemburgo il Deinze, in poco più di un mese spolpa gli attivi dovuti a incassi federali, dello stadio e degli sponsor e a Dicembre la squadra belga fallisce ufficialmente
- il 2 Gennaio, nonostante gli allarmi, arriva la firma dal notaio Silveiro Magno che sancisce il passaggio di quote da Sciotto a Cissè. Senza passaggio di denaro, con un pagherò al 20 Febbraio di una quota assurda di soldi che, come è ovvio, non è stato pagato per un finto problema al conto chiuso da chissà chi.
- il 15 febbraio cade la maschera, dopo la presentazione a Messina, costoro non hanno nemmeno i soldi per pagare i contributi. Tutto è stato pagato con i crediti in lega.
Inoltre è necessaria una spiegazione sulle quote e sul perché Aad Invest abbia l'ottanta per cento delle quote e a Sciotto sia rimasto il 20%: tutto questo non è stato fatto per "fare da garante" alla operazione con due pagherò da 1.250.000 euro.
Cercate, almeno in questo, di non essere dei totali allocchi.
Come ben sapete il Messina ha in Lega una fidejussione di poco più di 800.000 euro per la gestione della rosa (una delle più basse della categoria). Questa fidejussione, vera assolutamente, per essere restituita al proprietario di essa (Sciotto) deve aspettare la fine del campionato.
Se fossero state trasferite da Sciotto a Cissè il 100% delle quote, quest'ultimo avrebbe dovuto sostituire per intero le quote della fidejussione: capirete che per chi non ha un soldo questa cosa della garanzia sia impossibile.
Ma torniamo a Cissè.
Trovare le sue tracce non è stato facile, ma allo stesso tempo, puntando all'idea del truffatore seriale, sono riuscito a ricostruire una buona parte della sua storia: ed è un profilo inquietante, al quale è incredibile come sia stato concesso di essere interlocutore e protagonista in una città occidentale.
Scavando ho trovato di tutto, e vi avviso che racconterò solo il dieci per cento di quello che ho scoperto (in background c'è molto altro, ma per personale deontologia racconterò quello che ho verificato con documenti e fonti)
La nostra storia parte da Roanne, un comune della Francia centrale, di 34000 abitanti (che non riempierebbero dunque neanche tutto il Franco Scoglio), situato nel dipartimento della Loira e nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi. Siamo a un centinaio di chilometri da Lione.
In questo posto meraviglioso della Francia, si svolge una parte della storia, molto consistente!
Doudou Aissatou Sarr Cissè, è nato il 26/02/1980 , è di nazionalità francese ed oggi è il suo compleanno (auguri Boss!)
Vive a Roanne, proprio la, dal 1989, da quando ha 19 anni.
Le sue tracce iniziano a palesarsi ovunque, per poi spesso scomparire...
Ha lavorato per F1rst Business Coach dal 01/2020 ed è stato licenziato nel 02/2021 per cattiva condotta nel ! È qui che
ha incontrato Blaise Matuidi, ex giocatore della Juventus.
Abbiamo provato a contattare l'entourage del calciatore ex anche del PSG e l'unica risposta che abbiamo ottenuto è stata: "Cissè mi deve molti soldi, tanti soldi, ed ha rovinato il progetto"
https://www.instagram.com/doudou.cisse.team.f1rst/
Si spaccia come agente di calciatori (almeno in Francia). Altra bugia. Il suo nome non esiste da nessuna parte.
Abbiamo verificato qui:
https://www.fff.fr/18-les-agents-sportifs/index.html
Esattamente qui c'è la lista in rigoroso ordine alfabetico. Dove DouDou dovrebbe esserci non si trova...
Allan Kilic è un'altra vittima di Cissè nel 2014
https://www.instagram.com/altano77/
Kilic, con contatti con il Galatasaray con cui ha condotto alcuni trasferimenti di suoi calciatori, ha incontrato Cissé in Turchia per i trasferimenti dei giocatori nel 2014, ingannato dal fatto che Cissé fosse un agente della FFF, anche qui commissioni non pagate e fine del rapporto.
DouDou poi lavorato per Ravy Truchot (10-11/2021), una esperienza molto breve terminata per "mancata fiducia nel suo operato", così mi è stato detto di dire.
https://www.ravytruchot.com/
A quel tempo è stato spesso a Parigi, Lille (per LOSC – Mouscron con Dominique Bailly) e Molenbeck in Belgio a caccia di soldi e di contatti. Con alterne fortune.
La serie nera di incontri è proseguita con un personaggio assolutamente inquietante
Ed ecco l'incontro Karim Benabdelkader (famigerato truffatore che ha sottratto 1 milione di euro in Francia), che si è lanciato nella controversa criptovaluta, ZYNECOIN
Grazie a lui ha incontrato Hassan Hirt. Cissé aveva registrato il suo marchio crypto WIWIN-METAAD7 per Hassan (https://www.linkedin.com/in/hassan-hirt-96655473/?originalSubdomain=ma)
qui vediamo questa scatola vuota di cryptovalute nella sua totale essenza.
A Settembre del 2022 Cissè percepisce quello che si chiama RSA, una sorta di reddito di cittadinanza francese (un miliardario che lo percepisce, sono circa 600 euro, non è ovviamente un miliardario)
https://www.service-public.fr/particuliers/vosdroits/N19775
In questo momento vediamo nascere una creatura interessantissima e inutile: AAD invest group
Cissè non è sicuramente uno sprovveduto: conosce perfettamente i servizi di riscossione e bancari per sapere cosa può essere pignorato o meno, era sempre scoperto, aveva 4 conti bancari, nessuna macchina a suo nome, nessun immobile: un perfetto nullatenente!
Ovviamente gli è stato vietato di svolgere attività bancarie in Francia, ha creato società e le ha fatte fallire. Per questo è andato nei paradisi fiscali del Lussemburgo dove tutto è consentito.
Purtroppo lo spettro del fallimento è reale.
Bisogna muoversi per tempo.
Alan Paul Panassiti
PS:
Le mie ricerche sono disponibili gratis per tutti.
Cordiali saluti
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