"L'accordo da 787,5 milioni di dollari sottoscritto la scorsa settimana ha impedito che il presidente della Fox Corporation Rupert Murdoch e i conduttori come Carlson fossero chiamati a testimoniare in un processo esplosivo sulle fake news diffuse dall'emittente sull'esito del voto del 2020 per paura di perdere spettatori. "
(una causa per diffamazione intentata dalla società tecnologica Dominion Voting Machines. Dominion aveva accusato Fox di aver diffuso la notizia falsa secondo cui i macchinari dell'azienda sarebbero stati usati per alterare i risultati delle elezioni presidenziali statunitensi del 2020)
"Un terremoto economico ha seguito l'ufficializzazione dell'addio di Tucker Carlson da Fox News. Il valore di Fox Corporation ha infatti perso più di 500 milioni di dollari dopo che lunedì la società di media ha annunciato che si sta separando dal conduttore Carlson. Un terremoto che ha sollevato interrogativi sul futuro sia di Fox News che della formazione in prima serata della rete conservatrice. Carlson, star televisiva di Fox News, è considerato una sorta di portavoce di Donald Trump."
Con questa notizia, si è aperta la settimana che ha sconvolto il mondo dell'estrema destra globale, di cui Tucker Carlson è stato ed è uno dei massimo rappresentanti (passivamente ed attivamente)
Per chi conosce il mondo complottista, questa figura razzista e suprematista, è molto conosciuta: le sue tesi sono conosciute e condivise nel mondo di Telegram e in qualsiasi gruppo di paranoici complottisti.
Ed ha un enorme appoggio politico trasversale ed internazionale (anche in Italia), i suoi video o dichiarazioni o meme sono ovunque per sostenere questa o quella tesi.
Utilizzando l'opzione unica della libertà di pensiero che, se non animata da buone intenzioni genera mostri pericolosi per la salute pubblica mondiale, il celebre conduttore è e resta un punto di riferimento della narrazione folle che sta imperversando sulla rete: sono teorie ridicole, prive del benché minimo fondamento, senza alcuna fonte reale! Eppure fanno presa, e alimentano notizie e impressionanti condivisioni che, unite alla cattiveria intrinseca di gente delusa e piena di problematiche, alimentano il mondo del disagio online che spesso si sversa nel reale.
Quante volte abbiamo sentito parlare, in senso negativo, di Grande Reset, di "FuckAgenda2030" (senza sapere neanche che cazzo ci sia dentro), di "Sostituzione etnica" e di molto altro.
Il CarCarlo Pravettoni americano (impressionante la somiglianza con il mitico personaggio cialtrone interpretato dal bravissimo Paolo Hendel), è un elemento pericoloso e vanta amicizie influenti (e nascoste rivalità). E' un cancro dell'informazione mondiale che, in un paese violento ed armato fino ai denti come gli Stati Uniti, è come una bomba ad orologeria!
"Eva Vlaardingerbroek ha dichiarato che il governo olandese sta aprendo "fabbriche di insetti" con l'obiettivo di costringere le persone a mangiare gli animali, un "test" per capire quanto i cittadini saranno malleabili al controllo dello stato: "I nostri politici sanno che quando controllano il cibo, controllano le persone", ha detto. Vlaardingerbroek, un'opinionista politica 26enne di Amsterdam, era un'ospite occasionale del Tucker Carlson Tonight, dove inveiva contro il globalismo e le "élite", e sosteneva che i governi europei stanno usando la minaccia del cambiamento climatico per "governare con la paura". (fonte Wired US)
Il racconto dei Paesi Bassi fatto dall'opinionista – uno "stato pilota per un'organizzazione come il World Economic Forum" e "la cavia dell'Agenda 2030" rafforzava la narrazione portata avanti da Carlson!
E si trattava di una figura marginale in Olanda, ma l'idea del conduttore era proprio quello di dare voce a coloro che dicevano quanto di più funzionale ci fosse per sostenere le proprie tesi.
Vi ricorda qualcosa?
I nostri canali Telegram o Twitter, dove, invece di condividere fonti ufficiali o autorevoli si trova l'opinione di un Cuggino qualsiasi.
E così nascono gli Ugo Fuoco, Cesare Sacchetti e la buonanima di Biscardi. Personaggi miserabili, totalmente avulsi dalla realtà che capiscono la narrativa complottista, se la godono e diventano i cantori: probabilmente credendoci veramente.
E partono donazioni e sostegni a tutte le voci contro: tutto il mondo è paese!
Le minoranze, oppresse soprattutto da se stesse, vedono in questi opportunisti della disinformazione e pazienza se ci scappa il morto come di recente: basta attaccare a testa bassa. Diventare "fideistici", come se fosse una religione, ma invece si parla di vere e proprie sette.
I guru spesso sono degli enormi incoerenti. In Italia sono tutti vaccinati, ma ti dicono di non farlo perché "è pericoloso". Oppure "Non so cosa c'è dentro" e poi, in preda ai fumi del Crac (elaborato in laboratori clandestini tipo Breaking Bad), ammazzano il rivale in amore perché vende una droga migliore della tua alla tua compagna.
Tucker Carlson Tonight, dove inveiva contro il globalismo e le "élite", e sosteneva che i governi europei stanno usando la
minaccia del cambiamento
climatico per "governare con la paura".
Gente senza idee sue, diventa strumento di questa narrazione.
E si crede che i governi vogliano lockdown a vita e "5g e grafene per controllarci", quando non si accorgono che il proprio cellulare è il migliore alleato per qualsiasi controllo, a cui abbiamo delegato la nostra privacy quando clicchiamo su "ACCETTA".
Non vogliono dare dati al nostro governo o ad altri e poi comprano, a peso d'oro , GreenPass falsi dal primo coglione che passa dandogli soldi e documenti.
Geni veri e propri.
Carlson il 24
aprile è stato improvvisamente scaricato
da Fox News – ha contribuito a rendere
popolare una disinformazione spesso pericolosa in tutto il mondo.
Tucker
Carlson non è solo un problema
americano. È un pericolo che attraversa l'internet globale.
Ma di chi stiamo parlando in pratica: Tucker era il dominus di Fox, con 3,5
milioni di spettatori quotidiani.
Gli spezzoni del suo show ricondivisi sui social media hanno avuto una diffusione molto più ampia, raggiungendo gruppi no-vax e reti di complottisti come QAnon.
La sua retorica ha fatto in particolare presa
sui movimenti internazionali
di estrema destra, che si sono aggrappati al modo in cui Carlson
ha amplificato la teoria della Grande sostituzione (l'idea secondo cui le persone bianche
sarebbero deliberatamente e sistematicamente rimpiazzate da persone non bianche, rilanciata
recentemente anche in
Italia dal ministro dell'Agricoltura Francesco
Lollobrigida, facendo ridere e indignare tutti quanti).
Le sue affermazioni, sono state ulteriormente
disseminate dalle campagne di disinformazione
condotte dalla Russia in Europa e Stati Uniti, e utilizzate come
strumenti di propaganda dagli stati autoritari.
Carlson
ha però ripetutamente dato spazio ai propugnatori della fake news su un
presunto complotto finalizzato a far perdere le elezioni a Donald
Trump. Dopo l'insurrezione
del 6 gennaio 2021 a Capitol Hill – in cui migliaia di sostenitori dell'ex presidente
americano si sono riversati sul Campidoglio di Washington – Carlson ha
difeso i rivoltosi, dichiarando che i filmati mostravano “un caos
pacifico”. A causa delle violenze sono morte sette persone
e quasi 140 agenti di polizia sono rimasti feriti. Niente di pacifico direi...
In
onda dal 2017, Carlson descriveva gli Stati Uniti come un paese inesorabilmente
sotto attacco da parte delle forze del liberalismo e della cosiddetta ideologia woke, in cui immigrazione, discriminazione positiva e i tentativi
di fare i conti con la storia della schiavitù del paese rappresentano un'offensiva
diretta contro l'America bianca.
Tucker è lo "specchio" per le comunità di estrema destra, sostiene Jared Holt, ricercatore che si occupa di odio ed estremismo presso il centro studi Institute for Strategic Dialogue. Holt ritiene che il team di Carlson fosse molto attento alle sottoculture online dell'estrema destra e che gli argomenti trattati dal conduttore nel suo programma ne fossero fortemente influenzati. "Non so dirvi quante volte ho visto conversazioni tra reazionari su Twitter, o tra troll senza volto su 4chan, per poi vederle comparire nello show di Tucker Carlson uno o due giorni dopo", afferma.
Nel 2020, uno degli autori del
programma di Carlson era
stato licenziato per aver pubblicato contenuti razzisti,
sessisti e omofobi su AutoAdmit, un sito simile a 4chan.
Carlson è
riuscito a ottenere una risonanza
internazionale perché l'estrema
destra online è globale, con comunità sovrapposte in Europa, America
Latina e Australia, che condividono spazi e storie. I gruppi
in un paese spesso scelgono le notizie di un altro per rafforzare le proprie teorie.
Gonfiare l'impatto sociale dei flussi di rifugiati siriani in Europa nel 2016,
per esempio, ha contribuito a perorare la causa della teoria della Grande
sostituzione e a sostenere i gruppi anti-immigrazione negli Stati Uniti e in
Australia. Queste teorie del complotto rimbalzano da un paese all'altro,
acquisendo sempre più impeto.
Queste cose che vi ricordano in concreto?
Battere
sull'idea che Londra – il cui sindaco, Sadiq Khan, musulmano, popolare e di
sinistra, è uno dei bersagli dell'odio di Fox – sia in preda al caos, alle violenze e al declino
aiuta a dimostrare i presunti pericoli di un governo progressista. Menzogne
come questa però entrano in un circolo
vizioso, con i gruppi di estrema destra del Regno Unito
che riprendono la copertura fatta Fox e la presentano come una conferma dei propri pregiudizi.
Questo
fenomeno si è palesato in modo più evidente durante la pandemia
da Covid-19, quando i gruppi di complottisti di estrema
destra hanno sfruttato la crisi per alimentare le proprie narrazioni: "Si è parlato
di genocidio dei bianchi e di un piano per installare un governo mondiale
progressista", dice Droogan.
C'è ancora una significativa sovrapposizione tra le comunità di suprematisti bianchi e i gruppi no-vax online. Fox e Carlson hanno un posto di rilievo anche nei circoli della disinformazione legata al Covid-19.
Nel gruppo Telegram in lingua spagnola Verdades Ofenden (Verità Offensive), che conta oltre 15mila iscritti, gli screenshot tratti dal programma di Carlson appaiono a fianco delle fake news sul coronavirus.
I post del canale vengono regolarmente
diffusi anche su altri gruppi di disinformazione in lingua spagnola dedicati
all'America Latina, come quelli gestiti da una rete chiamata Médicos por la
Verdad (Medici per la Verità). Il gruppo è stato rimosso da Facebook nel 2021 per aver violato le norme relative
alla disinformazione sul Covid-19 della piattaforma. I diversi gruppi Telegram
della rete hanno in totale circa 100mila membri.
Il
docente definisce il modo in cui Carlson ha
dato vigore alla teoria della Grande sostituzione “la più pericolosa delle sue azioni”. La teoria è stata citata come movente da diversi terroristi
suprematisti bianchi, tra cui l'autore della sparatoria di Christchurch.
Ma
la sua posizione all'interno dell'ecosistema dell'informazione fa sì che il
conduttore sia stato, come minimo,
un protagonista passivo di alcune coincidenze sorprendenti.
Nel giugno del 2022, Carlson ha intervistato Jair Bolsonaro, l'allora presidente di
estrema destra del Brasile, che ha
trascorso i mesi precedenti alle elezioni di ottobre nel paese cercando di
mettere in dubbio la validità del voto.
"Durante
l'intervista, [Carlson, nda] parlava la stessa lingua dell'estrema destra brasiliana",
racconta Bruna Santos, ricercatrice e attivista della Coalizão Direitos na Rede
in Brasile. Secondo Santos, l'attenzione di Carlson per l'anti-comunismo, lo
scetticismo sulla pandemia e la preoccupazione per il "razzismo contro i bianchi" hanno
attecchito in profondità nell'estrema destra brasiliana. "L'approvazione esterna proveniente dagli Stati Uniti",
dice Santos, rafforza e conferma le opinioni dell'estrema destra nel paese.
Eduardo Bolsonaro, figlio dell'ex presidente brasiliano, ha spesso utilizzato
spezzoni del programma di Carlson sul suo popolare canale
YouTube, che ha oltre 1 milione di iscritti, con traduzioni e
sottotitoli in portoghese. Queste clip, così come altre tratte dallo show di
Carlson, circolavano poi tra i gruppi di estrema destra brasiliani, spuntando
nei canali Telegram e nei gruppi WhatsApp.
L'8
gennaio 2023 – dopo il ballottaggio perso dall'ex presidente contro il
candidato di sinistra, Luiz Inácio Lula da Silva – i sostenitori di Bolsonaro
hanno cercato di assaltare
il palazzo presidenziale di Brasilia.
Bolsonaro però non è l'unico leader
autoritario sostenuto da Carlson. Il presentato ha
appoggiato apertamente il presidente ungherese Viktor Orban, che si è scagliato contro i
diritti della comunità Lgbtq e
l'immigrazione, accusando abitualmente il finanziere americano e nemico giurato
dell'estrema destra George Soros di interferire nella
politica del paese.
Tucker ha ricevuto un'accoglienza entusiastica da Orban e il suo
servizio sull'Ucraina è
stato pubblicizzato e promosso dai propagandisti russi".
Carlson
ha ripetuto
la retorica russa sull'Ucraina e criticato il governo
statunitense per il suo sostegno al governo di Kyiv. si sono
dimostrati strumenti utili per la Russia, amplificando
le narrazioni di Mosca sui pericoli del liberalismo e
sull'imminente crollo della civiltà occidentale. Alla notizia del suo
licenziamento, il propagandista del Cremlino Vladimir Solovyov ha offerto
a Carlson un lavoro.
Il
24 aprile Vlaardingerbroek ha postato su Twitter una foto in cui abbraccia Carlson: "Tucker è il
meglio del meglio nel settore. Dice la verità come nessun altro […] Sono al suo
fianco al 100 per cento", ha scritto, prima di retwittare un post in
cui il complottista di destra americano Mike
Cernovich scrive che il licenziamento di Carlson significa che "i malvagi
cercheranno di vincere e di cancellarlo dalla storia, dando inizio a un genocidio
in stile armeno contro tutti noi".
·
E adesso?
La pubblicità sulle reti
via cavo della Fox è stata «debole e deludente» nonostante il suo predominio
negli ascolti, ha aggiunto. «[Un] allontanamento dai fanatici contenuti di
cospirazione, meno roba da 'Il mio cuscino', potrebbe iniziare ad attrarre di
nuovo grandi inserzionisti» ha scritto Arthur, riferendosi alla società di
proprietà di Mike Lindell, l'uomo d'affari che ha promosso cospirazioni
elettorali in sulla scia della sconfitta del presidente Donald Trump nelle
elezioni del 2020.
La partenza significa che
Fox News sta perdendo una grande attrazione di pubblico, arrivando diversi anni
dopo che la rete ha tagliato i legami con Bill O'Reilly, una delle sue
superstar. O'Reilly ha lasciato la rete nel 2017 dopo che sono state presentate
denunce di molestie sessuali contro di lui, con Carlson che ha preso il suo
posto nella trasmissione delle 20. Ma le valutazioni di Carlson sono molto al
di sotto di O'Reilly, che ha registrato una media di 728.000 spettatori di età
compresa tra 25 e 54 anni nel primo trimestre del 2017, secondo l'Hollywood
Reporter. In confronto, il pubblico di Carlson in quel gruppo demografico
durante i primi tre mesi di quest'anno è stato in media di 443.000.
L'anchorman più amato dal
pubblico conservatore americano, ha rotto il silenzio, sparando a zero contro
democratici e repubblicani, mentre crescono le voci su una sua discesa in politica. Magari già alle prossime elezioni presidenziali del 2024.
Il giornalista "anti-establishment" è diventato un punto di
riferimento negli Stati Uniti, soprattutto nel pubblico che non si riconosce
nelle politiche due partiti tradizionali, ospitando nel suo show giornalisti
non certo di destra come Glenn Greenwald o l'ex deputata democratica Tulsi
Gabbard. Critico nei confronti del sostegno Usa all'Ucraina, scettico sui
vaccini e sulle chiusure anti-Covid, avversario del complesso
militare-industriale, nemico del progressismo "woke", Carlson è
diventato, soprattutto negli ultimi anni, una spina nel fianco dell'emittente
televisiva statunitense per la quale lavorava dal 2009. E forse la sua figura
era diventata troppo scomoda e ingombrante persino per la rete di Rubert Murdoch.
Carlson conclude dicendo che "le attuali ortodossie americane non dureranno" e che "non sono rimasti molti posti" dove si possono trovare "americani che dicono cose vere". Quello dell'anchorman sembra quasi un manifesto politico: magari la "base" di una sua prossima discesa in
campo. Questo momento, ha aggiunto, "è troppo intrinsecamente ridicolo per
continuare. Quando le persone oneste dicono ciò che è vero, con calma e senza
imbarazzo, diventano potenti".
Ma il vero quesito da porsi è
il seguente: Carlson potrebbe davvero sfidare The Donald? Il rapporto tra i due
è controverso. Guardano entrambi all'elettorato più conservatore, la vedono
allo stesso modo su molti temi, ma dal punto di vista personale il rapporto non
sembra essere dei migliori. Benché pubblicamente il giornalista abbia spesso
difeso l'ex presidente, anche nelle scelte più controverse, in privato ha
confessato di "odiarlo" con tutto sé stesso. E allora chissà che non
sia proprio il giornalista a sfidare il vulcanico magnate. Per ora è solo una suggestione, ma è difficile pensare che
una figura come Carlson possa rimanere con le mani in mano per troppo tempo.
Figura chiave nella politica repubblicana, ha
spesso intervistato Donald Trump ed è stato ampiamente criticato per aver
diffuso disinformazione condita con retorica razzista e piena di odio.
Carlson,
53 anni, entrato a far parte della Fox nel 2009, dal suo programma inveiva contro tutto e
tutti: dalle politiche sull'immigrazione a quelle per il
controllo delle armi, mettendo alla berlina le tendenze liberali nell'America
moderna e facendo appello all'indignazione degli spettatori.
Adesso è pronto a scrivere un nuovo capitolo con l'appoggio della estrema destra mondiale che ne vede il cantore e l'esponente più importante.
La disinformazione uccide.
Non dimentichiamolo.
Alan Paul Panassiti
Fonti: wired US, Washington Post, NewYorkTimes
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