Ho letto questo articolo del #CorrieredellaSera e come sempre l'ho analizzato, soprattutto per quello che viene detto da #Penzo.
Un qualcosa che mi ha inquietato sulla morte di Francesco a 14 per un tumore "curato" con il #metodoHamer, sono state le sue parole
Un 3d da qui
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Questo articolo parla di uno dei casi più inquietanti e paradigmatici del modo in cui le pseudoscienze, travestite da approcci “olistici” o “spirituali”, possono generare tragedie reali e poi nascondersi dietro una retorica melliflua di “coscienza” e “ritorno al sé”.

Spieghiamo il contesto.
1) Un ragazzo di 14 anni, #FrancescoGianello, è morto di tumore.
I genitori sono a processo per omicidio con dolo eventuale, perché — su consiglio di persone legate al metodo #Hamer — hanno ritardato cure salvavita come #biopsia e #chemioterapia.
1) Un ragazzo di 14 anni, #FrancescoGianello, è morto di tumore.
I genitori sono a processo per omicidio con dolo eventuale, perché — su consiglio di persone legate al metodo #Hamer — hanno ritardato cure salvavita come #biopsia e #chemioterapia.

Tra le figure coinvolte c’è #MatteoPenzo, ex anestesista e fondatore della “Scuola del Sintomo”, che secondo l’articolo propone corsi a pagamento in cui la malattia è vista come un “messaggio” dell’inconscio da comprendere e non da curare.

Il modo in cui Penzo si esprime nell’intervista è un manuale di ambiguità e deresponsabilizzazione:
«Non è che gli dici “sei fregato”, devi dire “dai che ce la fai, vedrai che vai avanti”».
«Non è che gli dici “sei fregato”, devi dire “dai che ce la fai, vedrai che vai avanti”».

Frasi apparentemente “umane” e positive, ma usate per mascherare la sostituzione della medicina con la suggestione. Il suo “lavorare sull’umore” diventa un modo per sostituirsi a un medico vero, creando una falsa alternativa: la malattia come colpa o come “conflitto interiore”.

La “qualsivoglia”, come la chiama lui, è la parola chiave di tutto:
«La chemio o non la chemio, la Di Bella o la vitamina C, per la parte fisica ognuno faccia ciò che vuole».
«La chemio o non la chemio, la Di Bella o la vitamina C, per la parte fisica ognuno faccia ciò che vuole».

Tradotto: io non ho colpa se qualcuno muore. È la tipica formula di chi diffonde convinzioni pericolose ma non vuole assumerne la responsabilità legale.

Il business della “spiritualità” è alla base di tutto.
Ecco perchè, ed è chiaro a tutti:
la #ScuoladelSintomo vende corsi tra 400 e 2000 euro, promettendo guarigione attraverso la “coscienza”.
Ecco perchè, ed è chiaro a tutti:
la #ScuoladelSintomo vende corsi tra 400 e 2000 euro, promettendo guarigione attraverso la “coscienza”.

Penzo sostiene che diano anche crediti ECM, cioè quelli obbligatori per la formazione medica — un’affermazione che, se verificata come falsa, sarebbe gravissima.

Qui il marketing del dolore incontra la teologia del sintomo: la sofferenza viene reinterpretata come una colpa individuale o un’occasione di “risveglio”, mentre chi propone questa visione incassa soldi e costruisce un culto di sé.

Il cortocircuito morale è evidente.
La cosa più inquietante è la frase finale di Penzo:
«Spero di non doverle rivelare.»
La cosa più inquietante è la frase finale di Penzo:
«Spero di non doverle rivelare.»

Un colpo di scena finto–misterioso, usato per insinuare che dietro la morte del ragazzo ci siano “traumi più gravi”, spostando la colpa sulla famiglia invece che sulla teoria delirante che lui stesso ha alimentato.
È un linguaggio che serve a seminare colpa, non a curare.
È un linguaggio che serve a seminare colpa, non a curare.

Il tono è Pseudo-spirituale, paternalistico, ambiguo.
La Strategia retorica è fatta di Negazione della responsabilità.
Il linguaggio empatico usato come schermo.
Obiettivo è Legittimare un modello “alternativo” alla medicina e monetizzarlo
La Strategia retorica è fatta di Negazione della responsabilità.
Il linguaggio empatico usato come schermo.
Obiettivo è Legittimare un modello “alternativo” alla medicina e monetizzarlo

L'effetto reale è diffondere confusione e potenzialmente mettere in pericolo persone fragili o disperate
E c'è anche una implicazione etica: trasformare la malattia in colpa, e la fede cieca in business
E c'è anche una implicazione etica: trasformare la malattia in colpa, e la fede cieca in business

La morale finale (amara ma necessaria)?
Dietro ogni “terapia dell’anima” c’è sempre qualcuno che cura sé stesso col denaro degli altri.
Dietro ogni “terapia dell’anima” c’è sempre qualcuno che cura sé stesso col denaro degli altri.

Penzo non è solo un “seguace di Hamer”: è il sintomo di una società dove la disperazione è un mercato e la parola “guarigione” è diventata uno slogan da vendere a rate.

So che è stata lunga (purtroppo a problemi complessi non esistono mai risposte semplice)
Domani farò un approfondimento chiaro sulla Scuola del Sintomo.
Credo che vi inquieterà e indignerà ancora di più. Grazie di avere resistito fino alla fine
Domani farò un approfondimento chiaro sulla Scuola del Sintomo.
Credo che vi inquieterà e indignerà ancora di più. Grazie di avere resistito fino alla fine
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