"La mia libertà finisce dove comincia la vostra!"



Eppure possiamo dire tutto e il contrario di tutto e in questo paese nessuno ci sparerà: questa libertà di opinione è una nostra conquista che i nostalgici di Nazismo e Fascismo non comprendono. All'epoca il pensiero discordante veniva punito se andava bene con l'esilio, male con la morte. E chi si è battuto per potere esprimere senza freni il suo pensiero, l'ha fatto perché chi la pensa diversamente potesse esprimere il suo, senza rischiare di essere ucciso o zittito in ogni modo.

(Martin Luther King)
Ebbene si, King non disse soltanto "I have a dream", ma anche queste perle di saggezza che oggi, a parole ci sembrano scontate. Ha sintetizzato il concetto di libertà, un qualcosa che sfugge ai più, anche se non è sempre così concreto.
Intanto non sappiamo quando esattamente comincia la "vostra" libertà e finisce la mia: è difficile definirlo. Ma la sostanza rimane quella che anche la essere liberi è un limite e non tutto è consentito.
Avvertenza a chi legge: la parola libertà, così unica e forte, straordinaria nella sua perentorietà, verrà volutamente ripetuta in quasi ogni paragrafo. Non c'è un sinonimo diretto di libertà, ma ci sono molte estrinsecazioni di essa e diverse sue ramificazioni...Quindi se pensate che chi scrive questo sia "grammaticalmente" negato fate pure, mi interessa poco. Io conosco il valore della parola e di certo non voglio conquistare nessuna fetta di mercato. Non sono un influencer e mai lo sarò: è solo il mio punto di vista. Sono "libero" di esprimerlo anche io. Ed è da qui che parte questo breve racconto.
La libertà è un valore che si conquista spesso dopo aspre battaglie, dopo sofferenze atroci, scacciando il nemico festeggiando così il valore della conquista. Poi, la storia ce lo insegna, arriveranno altri nemici e oppressori (anche in maniera diseguale e non sempre coerenti nei modi e nei tempi) e arriveranno nuove conquiste.
Il concetto e significato dell'essere liberi è molto interessante e molto mal interpretato. Spesso dobbiamo sacrificare le nostre libertà perché in gioco ci sono altri interessi che potrebbero addirittura mettere a repentaglio la nostra stessa esistenza. Non sempre è facile interpretare le ragioni e il gioco dei diritti che vengono soppesati nel piatto. Ma si deve fare.
Il Covid19 ha messo a rischio e soprattutto in discussione i concetti stessi di libertà e, oltre al disagio di una pandemia sia a livello sanitario che economico, ha aperto una vera diatriba tra i sostenitori di chi vuole vivere come prima e i prudenti.
L'onestà intellettuale che mi contraddistingue evidenzia che è necessario porsi un limite e che non si può essere liberi in questo momento. Il libero arbitrio, come ci viene insegnato dalla Bibbia, deve essere assolutamente limitato perché mai come in questo caso, anche inconsapevolmente, possiamo essere noi i principali diffusori di un virus che si è mostrato, al massimo della sua forza, letale per i nostri affetti e i nostri cari.
L'irrazionalità dei comportamenti ad essi legati, prima il negazionismo poi l'eccessivo liberismo, fanno parte dell'animo umano che vive di eccessi soprattutto nelle difficoltà. Ma in questo caso è davvero giusto auto limitarci.
E' inutile aspettare miracoli dal Governo, solo promesse mai realizzati e soldi fasulli, e anche le ricette dell'opposizione sono pura demagogia. Si parla di miliardi virtuali e inesistenti, e l'unica risorsa che ci rimane è quella di cercare di comportarci al meglio possibile.
Non esistono più guanti e "Amuchina" (scomparsa credo nel 1972 un anno prima che nascessi e mai più prodotta), le mascherine di Arcuri sembrano quelle di Carnevale ma qui ogni scherzo non vale. Oggi sembra che ci sia una offerta per 5 milioni di reagenti ai tamponi che vengono consegnati senza (il cotton-fioc in poche parole). E mi domando a cosa serva un commissario che mi dice che il contagio arriva da uomo a uomo, preferirei Montalbano almeno alla fine si scopre sempre chi è il colpevole.
E mentre in tv divampa il riso senza lattosio e il vino venduto online, continuano imperterrite discussioni inutili. Immagini assurde di assembramenti sui Navigli, a Mondello, a Bolzano sono addirittura alla fase3, sembra di essere a "Ritorno al Futuro" con il rischio di tornare al passato del lockdown totale.
(Siamo liberi anche di scrivere tutte le cretinate che vogliamo stuprando la grammatica italiana)
I Ristoratori chiedono anche loro "libertà": protestano perché il distanziamento sociale nuocerebbe alle loro attività (e vi garantisco che è così), e vorrebbero chiudere. Aprire sarebbe un danno. Se la prendono con il Governo ma quale è la loro proposta? Ve la dico io: riaprire come prima senza discriminanti solo che nessuno lo vuole ammettere.
La verità è che, continuo a ripeterlo all'impazzata, non c'è mondo con distanziamento sociale. Non c'è convenienza a tenere aperte la gran parte delle strutture, ma allo stesso tempo cosa potremmo fare?
Molti sono convinti che esista un complotto, oggettivamente mal orchestrato perché sta uccidendo tutta l'economia mondiale. Che esista una dittatura e che "ci vogliano tenere in casa" a tutti i costi: il piano sarebbe quello di eliminare una parte di popolazione secondo la quale il virus sarebbe ad orologeria o fake in base a una incredibile #agenda2030. Che io non ho comprato, mi sembrava uno spreco di soldi.
In questo mondo dove in teoria non abbiamo più libertà ho visto invece esprimere opinioni disparate e assurde, opinabili, incredibili e da creduloni: nessuno le ha fermate quindi cosa vuol dire? Che quello spicchio è ancora attivo, che possiamo esprimerci.
Esistono i negazionisti di ogni genere, anche dei vaccini: i No Vax. Che intendendosi di medicina meglio dei medici veri, dicono che vaccinarsi fa male e si dimenticano (o non li hanno visti) di quelle malattie che non sono svanite, ma sono solo controllate dal vaccino. Senza ritornerebbero, e sarebbe il caos. Mi ricordo ancora i poveri malati di poliomielite, quando ero piccolo ne ho conosciuti tanti che avevano subito danni incredibili ai quali solo il vaccino ha posto fine (ma per gli altri).
Anche questi matti, ridicoli nell'esprimere le loro opinioni senza nessun fondamento scientifico, sono liberi di farlo. Anche se sono molto pericolosi, non tanto per loro quanto per i loro affetti. Il mantra è: "Loro non ce lo dicono", "Fate girare". Ecco quando vedete queste cose interrompete la catena. La divulgazione scientifica segue un altro percorso diverso dalle catene di whatsapp o dalle condivisioni su Facebook o Twitter.
Purtroppo spesso la libertà va limitata da leggi: è necessario. Senza saremmo liberi di guidare senza patente, di uccidere il pedone stronzo che passa fuori dalle strisce pedonali, di fare fuori il vicino di casa perché fa rumore, di rubare la spesa all'altro, di fare rapine.
(Mourinho in manette, ma lui era libero di fare conferenze stampa geniali)
C'è un limite legislativo e anche un limite di opportunità. La libertà è un diritto moderno e ancor oggi non tocca tutti.
Pensiamo al caso di Silvia Romano e ai commenti abbietti delle persone su di lei...la sua conversione all'Islam e il suo cambio di nome sono stati, diciamolo con una parola molto dolce,"criticati". Una libertà ad orologeria se non piace quello che si è visto. Non mi esprimo sulla storia di questa volontaria rapita in Kenya, non giudico cose che non conosco e non capisco chi lo faccia al mio posto...
Silvia è stata libera di dedicarsi al suo sogno di aiutare all'estero, va detto, ed è stata criticata come se fosse colpa sua di essere stata rapita. Perché noi prima siamo "liberi" di dire "aiutiamoli a casa loro", per poi dopo 3 minuti scrivere "qui c'è tanta gente da aiutare". Incomprensibile.
(La prima pagina del Giornale, libero di scrivere tutte le cazzate che vuole)
Eppure possiamo dire tutto e il contrario di tutto e in questo paese nessuno ci sparerà: questa libertà di opinione è una nostra conquista che i nostalgici di Nazismo e Fascismo non comprendono. All'epoca il pensiero discordante veniva punito se andava bene con l'esilio, male con la morte. E chi si è battuto per potere esprimere senza freni il suo pensiero, l'ha fatto perché chi la pensa diversamente potesse esprimere il suo, senza rischiare di essere ucciso o zittito in ogni modo.
Anche la libertà di professare la propria religione (detta di culto) è una conquista importante! Non c'è un credo superiore agli altri, ogni confessione da una parte ha una sua storia, una sua guida, un suo libro o qualcosa di simile, e anche le sue nefandezze, il suo lato oscuro, un suo fanatismo. Il cattolicesimo in questo non sarà mai superiore ad altre religioni, anzi. Il famoso "esame di coscienza" spesso, quando si critica e si insulta di pancia, viene spesso dimenticato.
Vi lascio con il bellissimo testo di Guccini sulla libertà:
La mia libertà.
"Oltre le mura
delle città
un orizzonte insegue un orizzonte;
a un'autostrada, un'altra seguirà,
gli spazi sono fatti per andare;
la tua libertà,
se vuoi, la puoi trovare.
E un uomo saggio
regole farà,
una prigione fatta di parole;i carcerieri
di una società
ti impediranno di cercare il sole;
la tua libertà,
se vuoi, la puoi avere.
Fossi un uccello
alto nel cielo
potrei volare senza aver padroni;
se fossi un fiume
potrei andare
rompendo gli argini nelle mie alluvioni
E boschi e boschi
cerco attorno a me
dov'è la terra che non ha barriere?
dov'è quel vento
che ci spingerà
come le vele o come le bandiere?
la tua libertà se vuoi la puoi avere.
Fossi un uccello
alto nel cielo
potrei volare senza aver padroni;
se fossi un fiume
potrei andare
rompendo gli argini nelle mie alluvioni
Ma sono un uomo
uno fra milioni
e come gli altri ho il peso della vita
e la mia strada
lungo le stagioni
può essere breve, ma può essere infinita;
la tua libertà
cercala, che si è smarrita.
cercala, che si è smarrita"
Alan Paul Panassiti
(Io sono libero, in attesa di processo...)
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