#Giornodellamemoria
Oggi vi racconto, in un lungo thread, la storia di #RudolfHoss, di #HannsAlexander e di #ElanorHodys
Perchè la memoria va mantenuta e certe storie sepolte, che sembrano riemerse, non vadano seppellite per sempre. Questa storia, poi, mi è anche familiare
Perchè la memoria va mantenuta e certe storie sepolte, che sembrano riemerse, non vadano seppellite per sempre. Questa storia, poi, mi è anche familiare

Hoss è uno dei criminali più sanguinari del regime nazista e tra gli artefici dell'#Olocausto. Egli fu uno dei principali organizzatori dello sterminio di massa di ebrei.
Morì impiccato ad #Auschwitz dopo il processo di #Norimberga nel 1947
Morì impiccato ad #Auschwitz dopo il processo di #Norimberga nel 1947

Tralasciando la sua storia personale, figlio di una famiglia "tradizionale" cattolica, e del fatto che il padre volesse che diventasse un sacerdote, da molti conosciuta, questo personaggio freddo e atroce fu un elemento chiave della #Shoah

Nel 1938 Höss fu nominato (capitano) e divenne l'aiutante di #Baranowski presso il campo di #Sachsenhausen, a Brandeburgo. Presto le sue qualità gli valsero una promozione e a maggio 1940 fu nominato comandante di un campo di prigionia in Polonia, Auschwitz.

Ad Höss è legata la #soluzionefinale, nella sua tragica organizzazione e realizzazione: all'inizio il suo era un campo di concentramento con poche esecuzioni di dissidenti polacchi accusati di cospirare contro la #Gestapo

Egli ampliò le strutture iniziali del campo che prese il nome di #AuschwtzBirkenau. Dopo una visita del capitano #Himmler nella primavera del 1941 questi ordinò a Höss di costruire un complesso che potesse ospitare fino a 100mila prigionieri, cosa che non avvenne mai.

#Höss si trasferì ad Auschwitz con la famiglia, dove visse in una villa a fianco del campo. Una villa con piscina, con serre, nuova e pulita, con tutti i confort. Cercando di fare una vita tranquilla, con il solo muro e il filo spinato a separare tutti dall'orrore

Nell'estate del 1941 Höss incontrò Himmler a Berlino e questi gli comunicò: «Il #Führer ha dato ordine per una soluzione definitiva della questione ebraica. È un lavoro duro, ma se non lo portiamo a termine ora, più avanti gli ebrei distruggeranno il popolo tedesco»

Durante i lavori furono installate delle camere a gas camuffate da docce, in cui fu inserito il gas letale #ZyklonB, che permetteva di uccidere 2000 persone alla volta. Hoss fu definito «un vero pioniere in questo campo, grazie alle sue idee e ai metodi educativi innovativi».

#Auschwitz era perfetta per il suo accesso ferroviario ed era di fatto nascosta agli occhi del mondo. All'improvviso però Hoss fu trasferito probamente a causa di una commissione d'indagine delle SS, guidata dal giurista Georg Konrad Morgen

Morgen indagava sulla sottrazione di beni e valori appartenuti ai deportati, fino a quando un suo aiutante non scomparve senza lasciare traccia proprio mentre, all'inizio del 1944, egli sembra avesse scoperto una relazione con una sua inserviente ebrea che mise incinta

E qui entra il secondo personaggio di questa storia, #EleanorHodys, una meravigliosa ragazza di famiglia cattolica di cui (e qui entra in ballo la mia famiglia) era innamorato (ricambiato) mio nonno Francisco. Di lei si persero le tracce e non ci sono foto di lei.

Mio nonno perse le tracce di lei prima di tornare in Argentina, la cercò per anni per sapere che fine avesse fatto, anche se poi sposò quella diventò la mia meravigliosa nonna Rosa.
Quell'amore rubato dalla guerra fu una delle cause che lo fece diventare un cacciatore di nazisti
Quell'amore rubato dalla guerra fu una delle cause che lo fece diventare un cacciatore di nazisti

Mio nonno divenne un politico avversario di #Peron e delle sue politiche e diresse un giornale molto famoso in Argentina all'epoca di cui ho orgoglio. Poi fu costretto, perché perseguitato dai neonazisti, ad andare in esilio a #Basicò con mia nonna e mio padre nel 1952







Di mio nonno e della scoperta del suo passato ne ho avuto contezza nel 2002 dopo la morte di mia nonna. Sono in possesso di carteggi e di lettere custodite a Roma che spiegavano molte storie e di cui parlai in uno spettacolo di molti anni fa quando facevo teatro

Ma queste è una storia di cui parlerò un giorno in maniera approfondita
Concentriamoci su #ElanorHodys
Nel 1939, processata dal governo nazista e condannata per frode e per essere stata un "membro illegale" del NSDAP tra il 1928 e il 1938 e rinchiusa nella prigione di Lubecca
Concentriamoci su #ElanorHodys
Nel 1939, processata dal governo nazista e condannata per frode e per essere stata un "membro illegale" del NSDAP tra il 1928 e il 1938 e rinchiusa nella prigione di Lubecca

Hodys sarebbe stata inviata a Ravensbrück prima di essere portata ad Auschwitz su uno dei primi trasporti nel 1942. Come prigioniera politica di discendenza ariana , fu messa a lavorare nella villa del comandante delle SS , Rudolf Höss .

Hoss,dietro la parvenza di una famiglia ariana perfetta con molti figli, era in realtà un porco ipocrita: Elanor fu messa incinta e, per evitare lo scandalo, la mandò a morire di fame in una cella di prigione , con l'ordine di gasarla se necessario per evitare di essere scoperta

Alla fine sarebbe stata costretta ad abortire nell'ospedale del campo invece di essere giustiziata. Questo evento sarebbe stato ricordato contro di lui durante i processi di Norimberga in parte per confutare le sue affermazioni di essere un uomo di famiglia normale e morale.

Dopo la guerra, questi eventi sarebbero riemersi nelle testimonianze, quando Hodys e Morgen, e molti altri, furono chiamati a testimoniare contro Höss e altri. La testimonianza di Hodys si sarebbe rivelata fondamentale per l'impiccagione di Höss.

La storia, nascosta, di Elanor è narrata (romanzata) nel romanzo che vi consiglio di leggere di Terrance D Williams, "The Mistress of Auschwitz"
La Hodys è morta a Vienna nel 1964 e non incontrò mai più mio nonno dopo il 1939
La Hodys è morta a Vienna nel 1964 e non incontrò mai più mio nonno dopo il 1939

Il terzo polo del racconto è #HannsAlexandre, la cui storia ed eredità fu scoperta dal nipote #Harding solo dopo la sua morte. In vita non ne parlò mai.
Alexandre diede la caccia ad Hoss che si era nascosto appena finì la seconda guerra mondiale
Alexandre diede la caccia ad Hoss che si era nascosto appena finì la seconda guerra mondiale

Alexander, ebreo tedesco rifugiatosi in Gran Bretagna per sfuggire alle persecuzioni delle SS, si arruolò nell’esercito inglese. La caccia ad Höss ha caratterizzato la sua vita, ed era una preda difficile da stanare, ma Hans ci riuscì con astuzia

Hoss fuggì assumendo la falsa identità di Franz Lang. Catturato nei giorni immediatamente successivi al termine del conflitto dalle forze inglesi, fu rinchiuso in un campo di prigionia per uomini delle SS, ma chi l'aveva catturato non si accorse della sua reale identità

Venne rilasciato, trovando lavoro in un'azienda agricola nei pressi di Flensburg.
Per i successivi 9 mesi le autorità britanniche cercarono di risalire a lui attraverso la famiglia, che venne tenuta sotto controllo.
Per i successivi 9 mesi le autorità britanniche cercarono di risalire a lui attraverso la famiglia, che venne tenuta sotto controllo.

L'11 marzo 1946 la signora Hoss ammise il nome fittizio e il luogo dove si nascondeva il marito.
In seguito a un primo e rude interrogatorio egli firmò, il 14 o 15 marzo, una dichiarazione che descriveva a grandi linee le operazioni di sterminio portate a ad Auschwitz
In seguito a un primo e rude interrogatorio egli firmò, il 14 o 15 marzo, una dichiarazione che descriveva a grandi linee le operazioni di sterminio portate a ad Auschwitz

In fase di arresto Höss cercò d'inghiottire una pillola di cianuro, e negò di essere stato il comandante di Auschwitz. Durante l'interrogatorio gli ingiunsero di togliersi la fede nuziale e lo minacciarono di tagliargli il dito se non l'avesse fatto.

Höss non poté che obbedire e, alla vista del nome inciso all'interno, i soldati britannici di origine ebraica che lo stavano interrogando iniziarono a picchiarlo con le impugnature delle accette.

Nel 1945 Höss ammise di essere stato il comandante del campo di sterminio di Auschwitz e dichiarò: «Sono stato a capo di Auschwitz fino al primo dicembre del 1943, e calcolo che almeno 2.500.000 persone vi furono assassinate con il gas e cremate;

almeno 500 mila morirono di fame e malattia, per un totale di tre milioni di morti. Il numero rappresenta il settanta o ottanta per cento circa di tutte le persone che furono inviate ad Auschwitz come prigionieri. I bambini piccoli, incapaci di lavorare, furono uccisi per primi».

Il processo a Rudolf Höss durò dall'11 al 29 marzo 1947. Fu condannato all'impiccagione il 2 aprile 1947. La sentenza fu eseguita il 16 aprile davanti al crematorio del campo di concentramento di Auschwitz I, vicino agli edifici della Gestapo.

Anni dopo la figlia, Brigitte Höss, divenuta una famosa modella, dichiarò: «Mio padre doveva avere due volti, quello che io conoscevo e l'altro. Per me era l'uomo più buono del mondo».
La banalità del male
La banalità del male

Proprio oggi la casa di Hoss, che sorgeva di fronte al campo di sterminio di #AuschwitzBirkenau , diventerà un museo per fare vedere agli occhi del mondo cosa vedeva questo mostro che "non obbediva semplicemente agli ordini" apnews.com/article/auschw…





Grazie di avere resistito fino alla fine a questo racconto dell'orrore.
Non dimentichiamoci della storia
Un saluto a tutti
#Giornodellamemoria
Non dimentichiamoci della storia
Un saluto a tutti
#Giornodellamemoria
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