"Ho parlato con il mio avvocato, e abbiamo convenuto che il passo della Bibbia che dice che siete a mia immagine e somiglianza per me conta come diffamazione.
Il periodo avanti Cristo ve lo abbono, ma esigo un rimborso per questi ultimi duemila anni."
Così disse Dio il giorno che vide la gente in via Sestri a Genova, molta gente ha dubitato di questa foto (anche credere in un Dio che castiga fa pensare ad altro), che purtroppo è vera.

La gente fondamentalmente, anche se in una piccola parte, se ne frega dei divieti e cerca di eluderli. Siamo in Italia, uno dei paesi più truffaldini del mondo: non dimentichiamocelo.
"Fatta la legge trovato l'inganno!" è un proverbio che all'italiano medio si associa molto bene.
Siamo il paese dove, quando vediamo qualcuno rubare e riuscirci facendo i soldi in maniera del tutto arbitraria e criminale a danno degli altri, non diciamo "VERGOGNA" e lo denunciamo. No!
Noi prima gli diciamo "BRAVO" e poi, nel vano (spesso) tentativo di emularlo gli chiediamo di spiegarci come ha fatto.
E' un paese ostile questo, e raccontato da un italo siciliano come me, sembra davvero tutto molto grottesco.
Ieri sentivo parlare a La7 di mattina, ormai guardo la tv spessissimo (ed è una cosa che mi uccide alquanto), un proprietario (tale Marco, che purtroppo non se ne è mica andato e non ritorna più perchè è ancora la...) di tre (dico 3) negozi di abbigliamento in centro a Palermo. Si lamentava perché le banche gli avevano bloccato un conto con solo 1800 euro, ed era rimasto con 20 euro in tasca.
Questa gente in Sicilia la chiamiamo "CIANCIMINESTRA" (letteralmente chi piange sulla sua minestra dicendo di avere fame mentre sta mangiando tranquillamente): ovviamente vi invito a non credere a una sola parola di questo signore.
Una attività di 50 anni, ereditata da nonni, che ti lascia in tasca 5 euro? Ma chi ci crede!?!
Due sono le strade: o è un decerebrato o mente sapendo di mentire.
In Sicilia, prima della crisi devastante dovuta al Coronavirus, eravamo da sempre... in crisi. Dal 1908 credo che ciò accada, era il tempo del terremoto di Messina. Siamo abituati in meridione alla... "crisi" e soprattutto a lamentarci e a chiedere assistenza a Roma, alla Roma Ladrona e allo stato centrale.
Crisi è un modus vivendi! E non uso sinonimi come indigenza, difficoltà oggettive e cose simili. E' crisi!
Ci sono baroni che vanno in vacanza a Madonna di Campiglio infettando le città, non esiste una professionalità che sia una e te ne accorgi quando vai via. Una cosa però tutti ce l'hanno: la macchina nuova e i vestiti firmati. Non si sa come li abbiamo ma li hanno. E si comprano tutti la casa (c'è gente che ne ha più di una, la moltitudine).
Però piangono miseria, e si lamentano degli altri. Intanto girano con vestiti firmati, quelli delle città con le persone "bene". Voi davvero credete a uno che abbia tre negozi in centro a Palermo con roba firmata che faccia la fame? Beh non è assolutamente vero.
Se guardassimo bene con una indagine appena accennata costui (o costoro, nel macro...) avrà ville ovunque, case affittate in nero a mezzo mondo, e i suoi dipendenti (tutti con contratto in regola, sia chiaro) saranno costretti (se va bene) a restituire metà dei loro sudatissimi stipendi al loro stesso datore di lavoro
Chi non sopporta questo denuncia, come feci io un tempo, ed è costretto ad andarsene. E' la vita in meridione che si lamenta, come accaduto a Napoli che "lo Stato ci abbandona": ma voi cosa avete fatto mai per cambiare questo?
Il politico di turno non vi foraggia più? Questo è il tipo di aiuto sotto forma di voto di scambio che volete dallo Stato? In che Stato siamo finiti? Chi ci ha ridotto in questo Stato d'animo.
Se leggete bene, ho scritto Stato maiuscolo. Stato volutamente inefficiente e pieno di burocrazia: perché la burocrazia è un potere di chi lo detiene e serve per creare sacche di potere per poterla facilmente eludere.
E' l'Italia al tempo del corona-virus è la stessa che c'era prima, solo che non si può uscire di casa. Almeno in teoria.
Forse è un problema di copyright: i positivi vanno a fare passeggiate, e non rispettano le regole sanitarie, perché non hanno davvero paura, perché il virus non ha un nome abbastanza minaccioso. Se lo chiamate EquitaliaVirus, staranno tutti a casa.

(nella foto: come ci si battezza al tempo del corona-virus)
C'è gente che fa la spesa quattro volte al giorno prendendo roba da 5/6 euro: i cassieri e lavoratori dei supermarket sono esasperati, e il virus non si ferma. Perchè circola nelle file, oltre che nelle case di (eterno) riposo ormai diventare lager di distruzione di massa di anziani.
Poi ci si scandalizza se un idiota viene denunciato perché ha preso in una spesa solo 3 bottiglie di vino: dove sarebbe la necessità?
Ritornando a via Sestri, poi, è l'emblema di una Italia che se ne sbatte altamente i coglioni. Ed è quella che vediamo quando ci affacciamo in quei maledetti balconi in cui cantavamo per paura la prima settimana del virus (cantavate voi, sia chiaro, io mi sono salvato perché avrei di certo stonato con le canzoni di Brigan Tony).
E' l'Italietta che cerca di essere più furba del cretino che c'è in te che rispetta le regole e che si scandalizza perché Borrelli ha detto che nemmeno al 1 Maggio usciremo di casa. Una cosa che per una persona intelligente che spera che chi la governi lo sia altrettanto, è abbastanza ovvia. Non siamo mica fuori pericolo: CACCHIO!
Eppure c'è già chi si è organizzato di nascosto per Pasqua e Pasquetta, lo so come lo sapete voi. Si parla di tornei di calcio nascosti in alcune zone boscose d'Italia, di picnic in parchi chiusi o poco sorvegliati. Molti cercheranno di muoversi eludendo i controlli.
Per questo vanno sbarrati gli ingressi nelle autostrade e vietate partenze di ogni genere, c'era gente che giorni scorsi cercava di scappare la notte nelle seconde case. Portando il virus ovunque.
E anche per queste motivazioni che la serrata deve essere più dura, perché saranno in molti che spinti dal sole (dicendo "ma che sarà mai", in fin dei conti la "scampagnata" che può fare non è niente di che) cercheranno di eludere le restrizioni. Noi siamo fatti così, siamo italiani.
"Fatta la legge trovato l'inganno"
Ma in questo caso stiamo ingannando noi stessi e i nostri cari in quanto, facendo finta di stare ben,e mettiamo a rischio la nostra e la loro salute e quella dei nostri amici.

E per concludere...Secondo uno studio scientifico, le persone distratte sono quelle più intelligenti. Non ricordo dove l'ho letto (ma questa presumo sarà una nuova storia).
Così disse Dio il giorno che vide la gente in via Sestri a Genova, molta gente ha dubitato di questa foto (anche credere in un Dio che castiga fa pensare ad altro), che purtroppo è vera.
La gente fondamentalmente, anche se in una piccola parte, se ne frega dei divieti e cerca di eluderli. Siamo in Italia, uno dei paesi più truffaldini del mondo: non dimentichiamocelo.
"Fatta la legge trovato l'inganno!" è un proverbio che all'italiano medio si associa molto bene.
Siamo il paese dove, quando vediamo qualcuno rubare e riuscirci facendo i soldi in maniera del tutto arbitraria e criminale a danno degli altri, non diciamo "VERGOGNA" e lo denunciamo. No!
Noi prima gli diciamo "BRAVO" e poi, nel vano (spesso) tentativo di emularlo gli chiediamo di spiegarci come ha fatto.
E' un paese ostile questo, e raccontato da un italo siciliano come me, sembra davvero tutto molto grottesco.
Ieri sentivo parlare a La7 di mattina, ormai guardo la tv spessissimo (ed è una cosa che mi uccide alquanto), un proprietario (tale Marco, che purtroppo non se ne è mica andato e non ritorna più perchè è ancora la...) di tre (dico 3) negozi di abbigliamento in centro a Palermo. Si lamentava perché le banche gli avevano bloccato un conto con solo 1800 euro, ed era rimasto con 20 euro in tasca.
Questa gente in Sicilia la chiamiamo "CIANCIMINESTRA" (letteralmente chi piange sulla sua minestra dicendo di avere fame mentre sta mangiando tranquillamente): ovviamente vi invito a non credere a una sola parola di questo signore.
Una attività di 50 anni, ereditata da nonni, che ti lascia in tasca 5 euro? Ma chi ci crede!?!
Due sono le strade: o è un decerebrato o mente sapendo di mentire.
In Sicilia, prima della crisi devastante dovuta al Coronavirus, eravamo da sempre... in crisi. Dal 1908 credo che ciò accada, era il tempo del terremoto di Messina. Siamo abituati in meridione alla... "crisi" e soprattutto a lamentarci e a chiedere assistenza a Roma, alla Roma Ladrona e allo stato centrale.
Crisi è un modus vivendi! E non uso sinonimi come indigenza, difficoltà oggettive e cose simili. E' crisi!
Ci sono baroni che vanno in vacanza a Madonna di Campiglio infettando le città, non esiste una professionalità che sia una e te ne accorgi quando vai via. Una cosa però tutti ce l'hanno: la macchina nuova e i vestiti firmati. Non si sa come li abbiamo ma li hanno. E si comprano tutti la casa (c'è gente che ne ha più di una, la moltitudine).
Però piangono miseria, e si lamentano degli altri. Intanto girano con vestiti firmati, quelli delle città con le persone "bene". Voi davvero credete a uno che abbia tre negozi in centro a Palermo con roba firmata che faccia la fame? Beh non è assolutamente vero.
Se guardassimo bene con una indagine appena accennata costui (o costoro, nel macro...) avrà ville ovunque, case affittate in nero a mezzo mondo, e i suoi dipendenti (tutti con contratto in regola, sia chiaro) saranno costretti (se va bene) a restituire metà dei loro sudatissimi stipendi al loro stesso datore di lavoro
Chi non sopporta questo denuncia, come feci io un tempo, ed è costretto ad andarsene. E' la vita in meridione che si lamenta, come accaduto a Napoli che "lo Stato ci abbandona": ma voi cosa avete fatto mai per cambiare questo?
Il politico di turno non vi foraggia più? Questo è il tipo di aiuto sotto forma di voto di scambio che volete dallo Stato? In che Stato siamo finiti? Chi ci ha ridotto in questo Stato d'animo.
Se leggete bene, ho scritto Stato maiuscolo. Stato volutamente inefficiente e pieno di burocrazia: perché la burocrazia è un potere di chi lo detiene e serve per creare sacche di potere per poterla facilmente eludere.
E' l'Italia al tempo del corona-virus è la stessa che c'era prima, solo che non si può uscire di casa. Almeno in teoria.
Forse è un problema di copyright: i positivi vanno a fare passeggiate, e non rispettano le regole sanitarie, perché non hanno davvero paura, perché il virus non ha un nome abbastanza minaccioso. Se lo chiamate EquitaliaVirus, staranno tutti a casa.
(nella foto: come ci si battezza al tempo del corona-virus)
C'è gente che fa la spesa quattro volte al giorno prendendo roba da 5/6 euro: i cassieri e lavoratori dei supermarket sono esasperati, e il virus non si ferma. Perchè circola nelle file, oltre che nelle case di (eterno) riposo ormai diventare lager di distruzione di massa di anziani.
Poi ci si scandalizza se un idiota viene denunciato perché ha preso in una spesa solo 3 bottiglie di vino: dove sarebbe la necessità?
Ritornando a via Sestri, poi, è l'emblema di una Italia che se ne sbatte altamente i coglioni. Ed è quella che vediamo quando ci affacciamo in quei maledetti balconi in cui cantavamo per paura la prima settimana del virus (cantavate voi, sia chiaro, io mi sono salvato perché avrei di certo stonato con le canzoni di Brigan Tony).
E' l'Italietta che cerca di essere più furba del cretino che c'è in te che rispetta le regole e che si scandalizza perché Borrelli ha detto che nemmeno al 1 Maggio usciremo di casa. Una cosa che per una persona intelligente che spera che chi la governi lo sia altrettanto, è abbastanza ovvia. Non siamo mica fuori pericolo: CACCHIO!
Eppure c'è già chi si è organizzato di nascosto per Pasqua e Pasquetta, lo so come lo sapete voi. Si parla di tornei di calcio nascosti in alcune zone boscose d'Italia, di picnic in parchi chiusi o poco sorvegliati. Molti cercheranno di muoversi eludendo i controlli.
Per questo vanno sbarrati gli ingressi nelle autostrade e vietate partenze di ogni genere, c'era gente che giorni scorsi cercava di scappare la notte nelle seconde case. Portando il virus ovunque.
E anche per queste motivazioni che la serrata deve essere più dura, perché saranno in molti che spinti dal sole (dicendo "ma che sarà mai", in fin dei conti la "scampagnata" che può fare non è niente di che) cercheranno di eludere le restrizioni. Noi siamo fatti così, siamo italiani.
"Fatta la legge trovato l'inganno"
Ma in questo caso stiamo ingannando noi stessi e i nostri cari in quanto, facendo finta di stare ben,e mettiamo a rischio la nostra e la loro salute e quella dei nostri amici.
E per concludere...Secondo uno studio scientifico, le persone distratte sono quelle più intelligenti. Non ricordo dove l'ho letto (ma questa presumo sarà una nuova storia).
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